Oasi di Bosco Rocconi

Scritto da Daniela Cetola.

S ita nel comune di Roccalbegna, sul versante meridionale del Monte Amiata, si estende per circa 130 ettari ed è costituita da ampi spazi boschivi e da lembi di foresta, è attraversata da due corsi d'acqua, il fiume Albegna ed il torrente Rigo, che dopo la loro confluenza si incuneano in uno strettissimo "canyon", lungo circa 700 metri, scavato nelle rocce calcaree.

Nell'oasi è possibile trovare (anche se non visitabili durante le escursioni) numerose grotte e spaccature che si aprono nella roccia e che costituiscono un rifugio essenziale per le varie specie faunistiche. Il territorio è stato acquistato dal WWF nel 1995, a seguito dell'Operazione Beniamino.

Flora

Nell'oasi si distinguono, a causa delle variazioni di altitudine e dell'esposizione, diverse varietà di vegetazione. La lecceta è situata nella parte rocciosa, presenta esemplari secolari e di rilevanti dimensioni che fanno penetrare il proprio apparato radicale all'interno delle spaccature del terreno.

Il bosco ceduo si estende per circa la metà del territorio dell'oasi e presenta specie quali la roverella, il carpino, l'orniello, il sorbo. Nel sottobosco sono presenti prugnoli, peri selvatici e ginepri. Il bosco ripariale che si estende lungo il fiume Albegna, è caratterizzato da pioppi, salici, ontani e frassini.

Fauna

Le specie diversissime di esemplari faunistici rappresentano la caratteristica dell'oasi di Bosco Rocconi. Tra gli uccelli sono da ricordare il lanario, simbolo dell'oasi, il biancone, lo sparviere, la poiana, il gheppio, il falco pecchiaiolo, la colombella, l'assiolo, il picchio muraiolo, il corvo imperiale.

Volpe Rossa in un campo maremmano. Foto Autore sconosciuto. Fonte AminetTra i mammiferi sono presenti, oltre alle specie tipiche della Maremma quali tassi, istrici, faine, volpi, cinghiali, esemplari di martora, puzzola, gatto selvatico, capriolo e daino. Tra i rettili è certa la presenza della vipera, del biacco, del cervone, nonché di lucertole e ramarri. Nei corsi d'acqua, freddi e puliti, vivono barbi, trote, vaironi ed il raro gambero di fiume.

Informazioni

Le visite sono possibili durante l'intero anno e, essendo necessaria una guida, è richiesta prenotazione. Per raggiungere l'oasi sono possibili due soluzioni: si percorre la s.s. Aurelia fino a Grosseto, quindi, sulla superstrada Grosseto-Siena si seguono le indicazioni per Paganico e di lì si prosegue per Arcidosso.

Da Arcidosso si seguono le indicazioni per Roccalbegna ed in località Triana, si gira a destra; per chi proviene da Roma, è interessante il percorso, piuttosto tortuoso, che da Montalto di Castro prosegue per Vulci, dove è visibile la necropoli etrusca, e quindi per Saturnia, interessante per le sue sorgenti d'acqua sulfurea.

Tel: +39 320 8223972
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